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Lago Trasimeno
Via della Strage, 8 – 06063 – Monte del Lago (PG)

La Battaglia del Trasimeno: le suggestive tappe da visitare

La Battaglia del Trasimeno: le suggestive tappe da visitare

Il Trasimeno, da sempre fulcro di interesse sia turistico che culturale, è stato anche scenario di una delle battaglie più importanti della storia romana.

I luoghi più significativi di questo evento storico sono percorribili e visitabili tutt’oggi, in un percorso di circa 14 km da poter fare in auto, bicicletta, e anche a piedi, e costellato da soste imperdibili.

Le fasi della battaglia e le tappe:

Era il 217 a.C, e da due anni si stava combattendo la seconda guerra punica tra Cartagine e Roma.

Il generale cartaginese Annibale, insieme alla sua armata composta da circa 40.000 uomini, 9.000 cavalli e 37 elefanti, stava discendendo l’Italia attraverso le Alpi.

Il console romano Caio Flaminio e le sue milizie, in netta inferiorità numerica rispetto alle armate cartaginesi, si era accampato sui “Montes Cortonenses”, tra Cortona e il Trasimeno.
Credendo che Annibale fosse ancora ad un giorno di distanza, i romani decisero di spostarsi a Nord per ricongiungersi alle truppe del Console Servilio, così da unirsi contro il nemico.

Senza prestare attenzione ai colli circostanti, i romani costeggiarono il lago in fila indiana per oltre 1 km, per una strada chiamata tutt’oggi il Malpasso (tappa 1- sosta del Malpasso – Puntabella)

Purtroppo, la nebbia giocò un brutto scherzo all’armata romana, e Annibale potè attaccare dall’alto senza problemi (tappa 2 – sosta dietro il ristornate Antica Dogana).

I romani si trovarono spiazzati e senza una via di fuga, a causa dei canneti del Lago Trasimeno, e il massacro fu inevitabile (tappa 3 – Strada Statale del Trasimeno km 44,500).

Le truppe cartaginesi erano composte da mercenari…e in più, avevano gli elefanti come arma segreta! (tappa 4 – bivio tra via Murcia Sanguineto e via Cerrete)
I cartaginesi trucidarono i romani senza pietà e anche il console Flaminio stesso fu ucciso, per mano di un cavaliere di nome Ducario proveniente dall’Insubria, attuale provincia di Varese. Il corpo del console non fu più ritrovato. (tappa 5/6/7 – via del Sanguineto)

Sopra l’attuale piazzale di via Baroncino (tappa 8), si trovano riferimenti al materiale archeologico Etrusco ritrovato nella zona, come ad esempio la tavola Cortonense e la statua dell’Arringatore.

Lungo via del Fornello (tappa 9), invece, si possono ammirare gli ustrina, ossia gli antichissimi forni adibiti alla realizzazione della calce viva, che vennero però, al termine della battaglia, tristemente convertiti in forni per bruciare i corpi dei morti sia romani che cartaginesi, per evitare l’insorgere di epidemie.

Nel sanguinoso scontro morirono più di 16.000 legionari, e, proprio per questo, il torrente che passa per la valle è da quel giorno chiamato il Sanguineto. (tappa 10 – punto panoramico a Tuoro)

Da non perdere nel percorso, anche l’antica colonna romana lungo via Annibale Cartaginese (tappa 11), e il porto di Casa del Piano, situato all’incrocio tra via Sette Martiri, via Firenze, via Console Flaminio e via George Byron (tappa 12).

Un itinerario davvero suggestivo, che avvolge di storia e atmosfere antiche le nostre vallate e i nostri colli a ridosso del lago.

Un’avventura e un’emozione da vivere.